Via Caracciolo e Castel dell’Ovo

 

Itinerario: Via Caracciolo e Castel dell’Ovo

Castel dell’Ovo (visitabile) antico e bieco maniero ha una lunga storia, il suo nome è legato ad una leggenda secondo la quale Virgilio avrebbe nascosto un uovo incastrato in una gabbia in un luogo molto remoto e non facile a ritrovarsi. Si sa che a Virgilio nel Medio Evo veniva attribuita la conoscenza di ogni cosa al punto che si cominciò a credere che avesse poteri magici.

Da visitare anche il borgo marinaro annesso dove è possibile gustare in uno dei tanti bar un ottimo caffè napoletano.

Continuando lungo via Cesario Console e via Caracciolo si giunge a Piazza Vittoria ed all’ingresso della Villa Comunale che appunto inizia da

Piazza Vittoria è affiancata da via Caracciolo verso il mare e dalla Riviera di Chiaja sul versante interno e termina a Piazza della Repubblica. Ferdinando IV nel 1788 dispose che tra la Riviera e la spiaggia di Chiaja fosse creato un grande giardino dove potesse recarsi a passeggio con la famiglia reale. Dopo l’annessione del Regno di Napoli al regno d’Italia la Villa fu aperta al popolo e fu chiamata Nazionale. Nel 1872 il naturalista tedesco Antonio Dohrn fece sorgere una Stazione Zoologica per far conoscere la flora e la fauna marina . Oggi è una delle più importanti stazioni zoologiche d’Europa. Lo scienziato Teodoro Heuss provvide ad impiantare un reparto di zoologia, uno di fisiologia, ed uno di biochimica, ha in oltre una biblioteca che, mantenuta costantemente aggiornata, è ritenuta una delle più importanti del mondo nel campo biologico.

Poco distante si può ammirare la Cassa Armonica che ancora esiste e che fu costruita da Enrico Alvino nel 1877.
Due fine settimana al mese durante l’anno in Villa Comunale si insedia il mercato dell’antiquariato dove ancora oggi è possibile trovare oltre che cose graziose anche antiche.

Alla Riviera di Chiaja il primo palazzo che troviamo in angolo con la discesa di via Calabritto è il Palazzo Ravaschieri di Satriano nel quale i proprietari ospitarono Wolfango Goethe che nel suo Italienische Reise decantò la grazia e l’intelligenza della padrona di casa Teresa Filangieri e l’elegante passeggiata che aveva sotto i suoi balconi. Il Palazzo Ravaschieri fu costruito nel 1601 e la sua storia è legata ai Principi Cariati fu anche residenza dei Vicereali. Continuando per la Riviera di Chiaja troviamo il Palazzo Cioffi con un elegante androne adorno di statue di marmo e poi il Palazzo Petagna appartenuto al Principe de Trebisaccia che ha nel cortile una graziosa fontana, segue Palazzo Pignatelli di Strongoli costruito nel 1829 dall’architetto Niccolini.

Sempre alla Riviera di Chiaja troviamo il ristorante-pizzeria PizzaMargherita dove si può mangiare un’ottima pizza ma anche la gustosa cucina tradizionale napoletana e dove gli ospiti del B&B Casa12 potranno se lo desiderano essere riaccompagnati a casa in auto.
Proseguendo la ns. passeggiata troviamo Piazza S. Pasquale con la chiesa di San Pasquale fatta costruire su disegno di Giuseppe Pollio da Carlo di Borbone nella metà del secolo XVIII in ringraziamento per la nascita del primogenito. Risalendo per via Carducci in cima troviamo il Museo d’Arte Moderna (PAN) sede di molteplici mostre. Ritornando indietro alla Riviera di Chiaja dopo Piazza S. Pasquale troviamo Palazzo Bagnara a Chiaja e poi Palazzo Ruffo della Scaletta appartenuto ai principi di Belvedere e precisamente al cardinale Diomede Carafa.
Proseguendo si può ammirare Villa Pignatelli Aragona Cortes dimora principesca divenuta museo nel 1960 dove si possono vedere vasi, porcellane cinesi, bronzi, lampadari, specchiere finemente intagliate, consolle, candelabri, orologi, vetro di murano e porcellane di Capodimonte, cristalli e mobili, vasi di maiolica Giustiniani e Del Vecchio.

Attiguo a questa Villa abbiamo il Palazzo Siracusa poi Caravita di Sirignano , proseguiamo e troviamo la Chiesa di Santa Maria in Portico costruita nel 1632 per volere della duchessa di Gravina che aveva in questa zona una estesa proprietà costituita da un palazzo e da giardini che giungevano fino al Vomero. Giungiamo a Piazza della Repubblica dove ha sede l’ambasciata americana e dove è stato eretto un Monumento agli Scugnizzi delle Quattro Giornate.

Video Suggerito: lo splendore di Castel dell’Ovo